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Tabanelli d'oro: a Livigno Flora si conferma Campionessa Mondiale Junior di Big Air

31/03/2024

(String: {%- set hs_blog_post_body -%} {%- set in_blog_post_body = true -%} <span id="hs_cos_wrapper_post_body" class="hs_cos_wrapper hs_cos_wrapper_meta_field hs_cos_wrapper_type_rich_text" style="" data-hs-cos-general-type="meta_field" data-hs-cos-type="rich_text" ><p>Run da incorniciare per la campionessa di casa, che doma condizioni al limite della praticabilità e allunga il proprio regno: dopo la Nuova Zelanda è la volta di Livigno<br><!--more--></p> <p><em>Livigno, 30.03.2024 –<span>&nbsp;</span></em><span>Impossibile non partire da qui, impossibile non partire dalla&nbsp;</span><strong>straordinaria prova di Flora Tabanelli</strong><span>, nel raccontare la giorn</span><strong>ata conclusiva di questi Campionati Mondiali Junior di Slopestyle e Big Air, che per una settimana abbondante hanno fatto del Piccolo Tibet il centro di gravità di tutto l’universo freeski e snowboard.</strong><span>&nbsp;Un appuntamento molto atteso, ma reso tremendamente complesso da condizioni meteo avverse, che hanno obbligato tutti gli operatori dello&nbsp;</span><strong>snowpark Mottolino</strong><span>&nbsp;ad un importante lavoro extra, pur di garantire il corretto svolgimento delle gare e la massima sicurezza degli atleti. Il primo plauso, certamente, va a loro. A ruota, però, li segue il giovane talento azzurro, Flora Tabanelli,&nbsp;</span><strong>astro nascente del nostro sport e profilo che sembra avere tutte le carte in regola per portare il movimento tricolore verso vette inesplorate, soprattutto in ottica 2026.</strong><br><br><span>Ma andiamo con ordine, perché l’impresa odierna, con la&nbsp;</span><strong>conferma del titolo vinto a inizio settembre sulle nevi di Cardrona</strong><span>, in Nuova Zelanda, sarà una pietra miliare nella crescita e nello sviluppo di un’atleta che sta davvero ridefinendo gli orizzonti azzurri, nel freeski e non solo. 8 mesi dopo la kermesse 2023, infatti, Flora è una sciatrice notevolmente&nbsp;</span><strong>più matura e completa dal punto di vista tecnico</strong><span>, capace, nel corso dell’inverno, di vincere&nbsp;</span><strong>due ori alle Olimpiadi Giovanili di Gangwon</strong><span>, e di mettere insieme una straordinaria stagione d’esordio nel circuito della Coppa del Mondo. Il più alto livello al Mondo, dove si è subito imposta, grazie ai&nbsp;</span><strong>terzi posti di Pechino e Tignes, e al terzo posto finale nella classifica generale di Big Air</strong><span>. Ecco allora che questa conferma iridata assume un carattere ancora più rilevante, perché giunta al culmine di una lunga parabola ascendente e con il peso delll’etichetta di proibitiva favorita: una prova di carattere e compostezza che fa ben sperare per il futuro.</span></p> <p><span>La gara infatti, complici le condizioni meteo, è stata di complessa gestione emotiva. Il forte vento, in particolare, ha spinto gli organizzatori e la giuria ad optare per la&nbsp;<strong>finale diretta</strong>, riducendo così al minimo il margine d’errore e mettendo ulteriore pressione sulle principali candidate al podio. Ciò nonostante,&nbsp;<strong>Flora</strong>, scesa con il pettorale numero due, ha immediatamente messo le cose nella giusta prospettiva, stampando un ottimo&nbsp;<strong>91,00</strong>&nbsp;nella prima run. Punteggio rimasto poi inavvicinabile per tutte le altre, a partire dalla&nbsp;<strong>tedesca Muriel Mohr, seconda con 86,66 e l’ucraina Mariia Aniichyn, di bronzo con 78,66.</strong>&nbsp;Più sfortunati i maschi, la cui gara è stata cancellata, a causa dell’inasprimento delle condizioni meteorologiche.</span></p> <p><span>Assegnati, invece, i titoli del&nbsp;<strong>Big Air Snowboard</strong>, per i quali sono stati considerati i punteggi ottenuti nelle run di qualificazione.&nbsp;<strong>Successo del neozelandese Txema Mazet Brown, davanti allo svizzero Elias Lionel Lehner, e al canadese Eli Bouchard.</strong>&nbsp;<strong>Nel femminile vittoria e titolo mondiale junior per la statunitense Rebecca Flynn, che ha preceduto la giapponese Momo Suzuki e la britannica Emily Rothney</strong>, che hanno chiuso con l’argento e il bronzo al collo.</span></p> <p><span>Si chiude così una settimana davvero intensa, anche se Livigno e il Mottolino non si fermano, visto che la settimana prossima saranno il teatro anche dei&nbsp;<strong>campionati italiani</strong>, ulteriore occasione di ammirare il talento di Flora Tabanelli e del fratello Miro. Nonostante le difficoltà create dal meteo,&nbsp;<strong>l’evento è stato un successo organizzativo e di partecipazione, con i graditi appuntamenti dello studio tv, magistralmente gestito da Dario Puppo, nel centro del paese, e delle cerimonie di premiazione,</strong> che hanno permesso alla popolazione di abbracciare questi grandi-piccoli campioni dello sport del domani.</span></p>{{ include_custom_fonts({"Livigno":["Regular","Medium","Light","Bold Italic","Bold","Black","Thin","Medium Italic"]}) }}</span> {%- endset -%} {%- set hs_blog_post_summary -%} <p>Run da incorniciare per la campionessa di casa, che doma condizioni al limite della praticabilità e allunga il proprio regno: dopo la Nuova Zelanda è la volta di Livigno<br></p> {%- endset -%} {%- blog_post_data_wall_wrapper body={{hs_blog_post_body}}, summary={{hs_blog_post_summary}} %})

Run da incorniciare per la campionessa di casa, che doma condizioni al limite della praticabilità e allunga il proprio regno: dopo la Nuova Zelanda è la volta di Livigno

Livigno, 30.03.2024 – Impossibile non partire da qui, impossibile non partire dalla straordinaria prova di Flora Tabanelli, nel raccontare la giornata conclusiva di questi Campionati Mondiali Junior di Slopestyle e Big Air, che per una settimana abbondante hanno fatto del Piccolo Tibet il centro di gravità di tutto l’universo freeski e snowboard. Un appuntamento molto atteso, ma reso tremendamente complesso da condizioni meteo avverse, che hanno obbligato tutti gli operatori dello snowpark Mottolino ad un importante lavoro extra, pur di garantire il corretto svolgimento delle gare e la massima sicurezza degli atleti. Il primo plauso, certamente, va a loro. A ruota, però, li segue il giovane talento azzurro, Flora Tabanelli, astro nascente del nostro sport e profilo che sembra avere tutte le carte in regola per portare il movimento tricolore verso vette inesplorate, soprattutto in ottica 2026.

Ma andiamo con ordine, perché l’impresa odierna, con la conferma del titolo vinto a inizio settembre sulle nevi di Cardrona, in Nuova Zelanda, sarà una pietra miliare nella crescita e nello sviluppo di un’atleta che sta davvero ridefinendo gli orizzonti azzurri, nel freeski e non solo. 8 mesi dopo la kermesse 2023, infatti, Flora è una sciatrice notevolmente più matura e completa dal punto di vista tecnico, capace, nel corso dell’inverno, di vincere due ori alle Olimpiadi Giovanili di Gangwon, e di mettere insieme una straordinaria stagione d’esordio nel circuito della Coppa del Mondo. Il più alto livello al Mondo, dove si è subito imposta, grazie ai terzi posti di Pechino e Tignes, e al terzo posto finale nella classifica generale di Big Air. Ecco allora che questa conferma iridata assume un carattere ancora più rilevante, perché giunta al culmine di una lunga parabola ascendente e con il peso delll’etichetta di proibitiva favorita: una prova di carattere e compostezza che fa ben sperare per il futuro.

La gara infatti, complici le condizioni meteo, è stata di complessa gestione emotiva. Il forte vento, in particolare, ha spinto gli organizzatori e la giuria ad optare per la finale diretta, riducendo così al minimo il margine d’errore e mettendo ulteriore pressione sulle principali candidate al podio. Ciò nonostante, Flora, scesa con il pettorale numero due, ha immediatamente messo le cose nella giusta prospettiva, stampando un ottimo 91,00 nella prima run. Punteggio rimasto poi inavvicinabile per tutte le altre, a partire dalla tedesca Muriel Mohr, seconda con 86,66 e l’ucraina Mariia Aniichyn, di bronzo con 78,66. Più sfortunati i maschi, la cui gara è stata cancellata, a causa dell’inasprimento delle condizioni meteorologiche.

Assegnati, invece, i titoli del Big Air Snowboard, per i quali sono stati considerati i punteggi ottenuti nelle run di qualificazione. Successo del neozelandese Txema Mazet Brown, davanti allo svizzero Elias Lionel Lehner, e al canadese Eli Bouchard. Nel femminile vittoria e titolo mondiale junior per la statunitense Rebecca Flynn, che ha preceduto la giapponese Momo Suzuki e la britannica Emily Rothney, che hanno chiuso con l’argento e il bronzo al collo.

Si chiude così una settimana davvero intensa, anche se Livigno e il Mottolino non si fermano, visto che la settimana prossima saranno il teatro anche dei campionati italiani, ulteriore occasione di ammirare il talento di Flora Tabanelli e del fratello Miro. Nonostante le difficoltà create dal meteo, l’evento è stato un successo organizzativo e di partecipazione, con i graditi appuntamenti dello studio tv, magistralmente gestito da Dario Puppo, nel centro del paese, e delle cerimonie di premiazione, che hanno permesso alla popolazione di abbracciare questi grandi-piccoli campioni dello sport del domani.

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