Inverno
Estate

C’ERA UNA VOLTA.

E ANCORA SI RESPIRA

La nostra storia è scritta dalla natura: una valle isolata che si è aperta al turismo poche decine di anni fa. Gente di montagna che di giorno lavorava la terra e la notte attraversava il confine. Tracce di storia che ritrovi oggi, quando vieni a Livigno.

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DALL’ISOLAMENTO INVERNALE ALL’APERTURA INTERNAZIONALE

Il nome di Livigno compare per la prima volta in un documento del 1187, inizialmente fu dato in feudo alla famiglia Venosta, successivamente assoggettato all’ordinamento giuridico bormino e annesso in seguito alla Repubblica Cisalpina. Il Comune di Livigno fu riconosciuto dal Regno Lombardo Veneto e infine dal Regno d’Italia, nel 1861.

Da allora i confini sono rimasti invariati, anche se molto è cambiato nella sua economia e nella sua società. Soltanto con l’apertura invernale nel 1952 del passo del Foscagno, che collega il comune all’Italia, e con il tunnel Munt la Schera, tra Italia e Svizzera alla fine degli anni ’60, cominciarono ad arrivare turisti di diversa nazionalità.

UN TUFFO NEL PASSATO AL MUS!

Concentrata in un’abitazione del ‘700 in muratura e legno c’è tutta la nostra tradizione alpina. Acquistata dal Comune nel 1987, l’antica dimora presenta gli elementi tipici delle case tradizionali di Livigno, come la córt (cortile), le cantine, li sc’tua (stanze rivestite in legno), la cucina con il cendré (focolare).

Da Natale 2015 il Mus! Museo di Livigno e Trepalle accoglie tutti i visitatori, la sua porta è sempre aperta e la collezione si arricchisce grazie agli oggetti etnografici che gli abitanti di Livigno e Trepalle continuano a donare o prestare. Se vuoi capire meglio il nostro presente, fai un tuffo nel passato.

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TAS’T: PROVA IL LIVIGNO NATIVE FOOD

In albergo o in appartamento probabilmente l’avrai già visto, e magari assaggiato: è Tas’T – Livigno Native Food. Il progetto che porta nelle residenze corner gastronomici pensati per dare la possibilità agli ospiti di assaggiare alimenti 100% made in Livigno: dalla bresaola, ai formaggi, fino al pane e ai dolci: tutti contrassegnati con il marchio Tas’T.

Sono realizzati dai produttori locali con materie prime esclusivamente italiane, scelte per ottenere alimenti genuini e di qualità premium. Prodotti proposti dalla comunità anche in occasione di fiere e feste di paese, per far conoscere i sapori del territorio e promuovere l’economia locale.

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STORIE CHE SANNO DI BUONO

“Leina da Saor” – “una valanga di sapori” - è più di un libro bilingue ideato e curato dall’Associazione Cuochi e Pasticceri di Livigno, edito da Mondadori. E’ un’esperienza che ha coinvolto l’intera comunità livignasca nella raccolta di antiche ricette ed ingredienti della tradizione. Il risultato è un libro con oltre 250 fotografie, 100 ricette tradizionali, 37 rivisitate. Per mettere in tavola Livigno, ritornati a casa.

Ma c’è un’altra grande storia gastronomica: quella iniziata da Mattias Peri, il primo chef di Livigno e della Valtellina a ricevere una Stella Michelin nel 2009. Storia che l’Associazione Mattias tiene viva sviluppando la tradizione enogastronomica locale in chiave gourmet.

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