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BERLINO 1936

L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE

Torce ok

NAZIONI: 49

EVENTI: 129

ATLETI: 3.963 (331 D – 3.632 U)

TEDOFORI: 3.331

KM: 3.187 (Grecia, Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria, Austria, Cecoslovacchia e Germania)

ULTIMO TEDOFORO: Fritz Schilgen

Questa torcia, in acciaio lucidato, fu disegnata dagli scultori Walter Lemcke e Peter Wolf nonché realizzata dalla Friedrich Krupp Factory, la famosa fabbrica tedesca che, sotto gli ordini di Adolf Hitler, produceva tutti gli armamenti del III Reich. Riporta l’iscrizione «Fackelstaffellauf Olympia-Berlin 1936» con i cerchi olimpici e l’aquila tedesca in sovraimpressione. Sulla base è incisa la linea del viaggio della torcia da Olimpia a Berlino; la parte piatta, invece, riporta l‘iscrizione «Organisationskomitee für die XI Olympiade Berlin 1936-Als Dank dem Träger». Per la prima volta nella storia dei Giochi olimpici moderni, la fiamma fu accesa direttamente ad Olimpia. Infatti, durante l’ultima edizione dei Giochi del 1934, l’International Olympic Committee approvò la proposta, del Segretario Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi di Berlino, di creare un viaggio per la torcia da Atene a Berlino.

Queste Olimpiadi vengono ricordate, soprattutto, per il tentativo fallito di Adolf Hitler di approfittare dell’evento per dimostrare le sue teorie di superiorità razziale ariana. L'eroe più popolare dei Giochi fu infatti il velocista afro-americano, nonché atleta del salto in lungo, Jesse Owens il quale vinse 4 medaglie d'oro: nei 100m, nei 200m, nella staffetta 4x100m e nel salto in lungo. I Giochi del 1936 furono i primi ad essere trasmessi in televisione; venticinque stazioni televisive vennero installate nella zona metropolitana di Berlino per permettere alla popolazione di seguire i Giochi gratuitamente. Pallacanestro, canoa e pallamano fecero la loro prima apparizione.