Inverno
Estate

MONTREAL 1976

L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE

Torce ok

NAZIONI: 92

EVENTI: 198

ATLETI: 6.084 (1260 D - 4.824 U)

TEDOFORI: 1.214

KM: 775 (Grecia e Canada)

ULTIMO TEDOFORO: Stéphane Préfontaine e Sandra Henderson, atletica leggera, due giovani rappresentanti la parte inglese e la parte francese del Canada

La torcia fu disegnata da George Huel e da Michael Dall nonché prodotta in alluminio dalla Queensway Machine Products, Toronto Ontario. È lunga 67,5cm e pesa 540gr. Il manico è rosso e riporta, in bianco, il logo dei Giochi. Il combustibile utilizzato si compose essenzialmente di olio di oliva trattato, proprio come avveniva nell’Antica Grecia. La fiamma fu trasformata in un impulso elettronico e, per questo, si impiegò un particolare mezzo di trasporto: da Atene l’impulso fu inviato, via satellite, in Canada dove un raggio laser riaccese la fiaccola; da qui, per il trasporto della stessa, si utilizzarono cavalli, canoe e biciclette.

Il fuoco olimpico lo accesero due giovani atleti in rappresentanza dei due popoli che vivono in Canada: quello anglosassone, rappresentato da Sandra Henderson, e quello francofono, rappresentato da Stéphane Préfontaine; ciò servì a simboleggiare l’importanza della gioventù e della convivenza tra i due popoli. Tre discipline femminili fecero il loro debutto olimpico: pallacanestro, canottaggio e pallamano indoor. L’hockey fu giocato, per la prima volta, su un campo artificiale. Il boxer Clarence Hill di Bermuda, vincendo una medaglia di bronzo, regalò alla sua Nazione (la meno popolosa, con soli 53.500 abitanti) la prima vittoria olimpica dei Giochi estivi. La quattordicenne ginnasta rumena, Nadia Comaneci, fu la star indiscussa dei Giochi: raggiunse la fama quando, grazie alla sua performance sulle parallele asimmetriche, le fu assegnato il punteggio perfetto di 10; nel corso dell’evento, ottenne il punteggio perfetto per ben 7 volte.