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RIO 2016

L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE

Torce ok

NAZIONI: 205

ATLETI: 10.500

EVENTI: 306

TEDOFORI: 12.450

ULTIMO TEDOFORO: il brasiliano Vanderlei Cor­deiro de Lima il quale, durante la maratona dei Giochi olimpi­ci di Atene 2004, in testa alla gara, al trentacinquesimo km, fu aggredito da un prete irlandese; aiutato dal pub­blico a liberarsi, concluse la competizione al terzo posto aggiudi­candosi la medaglia di bronzo

La torcia di Rio 2016 fu disegnata dai creativi dello stu­dio Chelles & Hayashi. È lunga 63,5cm, pesa 1500gr e si compone di alluminio riciclato. Il design rappresenta l’unione del movi­mento, dell’innovazione e del tipico “brio” brasiliano dal quale prese spunto anche il viaggio della fiaccola, ricordato come l’incontro tra la tradizionale fiamma ed il caloroso po­polo brasiliano. Quando la fiamma è accesa, i segmenti aperti rivelano una serie di inserti in resina colorata: linee che riproducono le curve delle onde ed i profili frastagliati delle catene montuose brasiliane, con colori che vanno dal profondo blu del mare al verde dei pascoli d’altura; il tutto è unito al giallo della fiamma al fine di rappresentare i colori del­la nazionale.

La parte superiore della fiaccola ricorda il sole il quale, come i brasiliani, brilla ed illumina qualsiasi cosa lo circondi. La tinta dorata richiama, invece, il colore della vit­toria. Per il design del braciere fu scelto il famoso scultore di opere cinetiche Anthony Howe; con un diametro di 12m, ed un peso di 2 tonnellate, questo braciere rappresenta la stella che riscalda la terra con spirali che si muovono, continuamente e delicatamente, simboleggiando la vita. Come accadde anche nell’antichità, un gruppo di atleti si dissociò dall’attività bellica del proprio Paese formando, per la pri­ma volta nella storia dei Giochi, un “team di rifugiati”.

Il nuotatore americano, Michael Phelps, conquistò la sua ventottesima medaglia olimpica (23 ori, 3 argenti e 2 bronzi) diventando, così, l’atleta più titolato delle Olimpiadi moderne. Memorabile anche il giamai­cano Usain Bolt il quale entrò nella storia vincendo, per la terza vol­ta consecutiva, la medaglia d’oro nei 100m; salì sui gradini più alti del podio anche nei 200m e nella staffetta 4x100m. Simone Biles fu, invece, la regina indiscussa della ginnastica artistica: la 19enne di Columbus, al suo esordio olimpico, si aggiudicò ben 4 ori ed 1 bronzo. Tania Cagnotto, considera­ta la più grande tuffatrice italiana di tutti i tempi, si rifece di quei 20 centesimi che la separarono dalla medaglia olimpica di Londra 2012 conquistando, a Rio, ben 2 titoli: argento nel trampolino sincronizzato, con Francesca Dallapè, e bronzo nel trampolino da 3m. In seguito a questa impresa, Ta­nia concluse meritatamente la sua carriera sportiva.