Inverno
Estate

SARAJEVO 1984

L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE

Torce ok

NAZIONI: 49

EVENTI: 39

ATLETI: 1.272 (274 D - 998 U)

TEDOFORI: 1.600

KM: 5.289 (Jugoslavia)

ULTIMO TEDOFORO: Sandra Dubravčić, pattinaggio artistico, partecipò alle Olimpiadi nel 1980 e nel 1984

Il disegno impresso sulla torcia simboleggia un fiocco di neve al di sopra del quale si trovano i cinque cerci olimpici. Contemporaneamente, questo fiocco rappresenta anche il simbolo nazionale di Sarajevo. Prodotta dall’azienda giapponese Mizuno Corporation, è in argento e pesa 780gr. È una delle pochissime fiaccole per la quale il Comitato Organizzatore non volle esaltarne il design. Il torch relay fu suddiviso in due tragitti: uno partì da Est, 2.602km, l’altro partì da Nord, 2.687km; i percorsi si incontrarono, per la cerimonia di apertura, l’8 febbraio a Sarajevo.

La pattinatrice Sandra Dubravčić fu l’ultima di 1.600 tedofori; ebbe così l’onore di accendere, come ultima tedofora, il fuoco olimpico dei primi Giochi sotto la presidenza del CIO di Juan Antonio Samoranch. I diritti televisivi passarono da 20,7 milioni di dollari a 102,6 milioni di dollari: la TV diventò protagonista dei Giochi olimpici. La finlandese Marja-Liisa Kirvesmiemi-Hämäläinen fu l'unica donna ad aver partecipato a sei edizioni dei Giochi olimpici invernali: dominò tutti gli eventi femminili di sci di fondo vincendo, ogni volta, con almeno 10 secondi di scarto; inoltre, vinse una medaglia di bronzo nella staffetta 4x7,5km.