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PYEONGCHANG 2018

L’AFFASCINANTE EVOLUZIONE DEL DESIGN DELLE TORCE OLIMPICHE

Torce ok

NAZIONI: 92

ATLETI: 3.104

EVENTI: 102

TEDOFORI: 7.500

ULTIMO TEDOFORO: Kim Yu-Na, pattinatrice sudcoreana alla quale fu consegnata la fiaccola, ai piedi del tripode, da parte di due giocatrici di hockey su ghiaccio coreane provenienti dal Sud e dal Nord della Corea

 

La torcia fu progettata dal designer coreano Young Se Kim. La lunghezza, 700mm, rappresenta l’altitudine della città di PyeongChang, situata a 700m sul livello del mare. I colori della livrea, bianco ed oro, corrispondono alle principali tonalità della fiaccola; la forma a cinque punte della fiamma richiama, invece, il simbolo coreano di PyeongChang inciso, anche, sulle parti superiore e inferiore della torcia. La forma angolata, a cinque angoli, simboleggia lo spirito dello sport volto ad unire razze, nazioni, religioni, generi, culture nonché i cinque Continenti del Mondo fusi in un’unica passione.

La fiaccola fu ideata affinché la fiamma continuasse a bruciare in tutte le condizioni atmosferiche e, quindi, potesse resistere ai forti venti ed alle abbondanti nevicate tipiche della Repubblica di Corea. Sono sei i Paesi che presero parte, per la prima volta nella storia, ai Giochi olimpici invernali: Nigeria, Kosovo, Singapore, Malesia, Ecuador ed Eritrea. Stupì la presenza, a queste Olimpiadi, del saltatore con gli sci giapponese, Noriaki Kasai, il quale partecipò alla sua ottava edizione dei Giochi all’età di 45 anni e 8 mesi; fu l’atleta più anziano di sempre ad aver gareggiato alle Olimpiadi invernali. A causa dello scandalo sul doping, gli atleti russi parteciparono ai Giochi di PyeongChang gareggiando sotto bandiera neutrale.